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Così un uomo sa sedici modi per dire verde ed un altro ne ha uno soltanto per dire addio!

Niccolò Fabi

Apprendere, sperimentare, sviluppare, far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni sono diritti inalienabili, Giffoni da anni riconosce ai giovani la loro identità e intende restituire loro rilevanza e centralità in quanto risorsa dell’intera comunità.

Nasce da qui SEDICI MODI DI DIRE CIAO, il progetto ideato e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, che da oltre 50 anni lavora con e per i ragazzi di tutto il mondo. L'iniziativa è stata selezionata dall'impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Cinque le regioni scelte, oltre 500 figure della comunità educante e più di 5mila ragazzi coinvolti nei lab che, per quattro anni, creeranno un solido percorso educativo capace di collegare Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). In ogni territorio regionale si "costruirà" un cultural hub dove 1000 ragazzi (per ogni regione) saranno impegnati in diverse attività culturali e sociali.

 

Il progetto si svilupperà in contesti ambientali con un’alta percentuale di famiglie a basso reddito, nelle quali, spesso, si può assistere a fenomeni di sottoccupazione e/o di disoccupazione, a cui si associano situazioni diffuse di attività marginali. Le famiglie hanno generalmente scarsa fiducia nelle istituzioni dello Stato, considerano tuttavia la scuola e le associazioni, soprattutto cattoliche, come punto assoluto di riferimento in un contesto in cui si annida l'esclusione dalla vita sociale e culturale. Dunque, la scuola è spesso al centro del processo informativo, formativo ed educativo del singolo, delle famiglie e della collettività, quale strumento per l'acquisizione di conoscenze, competenze e capacità e mezzo di raccordo con la cultura e la società. Uno dei principali obiettivi del progetto è rivelare identità e potenzialità delle periferie, intese come luoghi in cui vivono comunità inclusive, in cui si possa promuovere la cultura e il diritto al futuro.

 

Ogni anno si organizzeranno due Campus durante i quali i ragazzi avranno modo di incontrarsi fuori dalla loro quotidianità e acquisire saperi e conoscenze. Uno di 4 giorni, realizzato a rotazione in uno dei territori coinvolti, e l’altro a Giffoni, di 10 giorni, dove i giovani avranno modo di incontrarsi e confrontarsi su audiovisivi, narrazione, scrittura, coesione, cooperazione, innovazione e scambi culturali. Allo scopo di sviluppare competenze linguistiche, comunicative, artistiche ed espressive, arricchendo la propria capacità di ascolto e di comprensione di genitori e docenti rispetto ai bisogni degli adolescenti. Infatti, in questa esperienza saranno coinvolti anche famiglie e docenti ai quali saranno dedicati corsi di formazione e incontri con psicologi e mediatori per migliorare la comunicazione tra genitori e figli.

 

Obiettivi del progetto saranno: 

  • Empowerment culturale e sociale delle comunità giovanili in territori svantaggiati, privi di servizi e opportunità per i minori; 
  • Sviluppare e potenziare le competenze di base e trasversali; 
  • Approfondire la conoscenza del cinema e delle arti come chiavi di crescita personale;
  • Favorire la partecipazione attiva dei ragazzi, dando loro la possibilità di acquisire competenze ed esprimersi;
  • Permettere ai ragazzi di condividere con coetanei di tutto il mondo la “ricchezza” di Giffoni; 
  • Favorire la diffusione di una cultura del bello artistico e culturale;
  • Rafforzare il ruolo della “comunità educante” coinvolgendo nel progetto la scuola e la famiglia.

Il team di Giffoni seguirà i ragazzi nelle varie attività, costruendo, insieme a tutti gli altri partner del progetto, Cantieri Sociali e Culturali nelle 5 regioni individuate. Ogni Cantiere coprirà un’area vasta per interessare un maggior numero di studenti e di territori. La piattaforma web del progetto consentirà uno scambio comunicativo tra i ragazzi coinvolti nelle cinque regioni, attraverso una community che sarà operativa tutto l'anno. Ogni Regione costituirà un Cantiere che sarà la sede regionale del progetto SEDICI MODI DI DIRE CIAO: un luogo sicuro nel quale i ragazzi possano accedere ad informazioni, pensare, scrivere, apprendere ed esprimersi attraverso una serie di attività. Il cantiere si avvarrà della collaborazione di associazioni che lavorano sul territorio, del sistema scolastico e della comunità educante: comuni, regioni, ministeri, uffici scolastici regionali, fondazioni culturali, associazioni sociali territoriali. 

I partecipanti sono individuati su indicazione delle associazioni e delle istituzioni scolastiche presenti sul territorio. L'iniziativa coinvolge due fasce d'età: 11-13 anni (secondaria di primo grado/primo ciclo d'istruzione) e 14-17 anni (secondaria di secondo grado/secondo ciclo d'istruzione). 

Il modello progettuale di SEDICI MODI DI DIRE CIAO - replicabile e modulabile a livello nazionale - prevede una continuità naturale nel tempo. Dopo i 4 anni di attività previste, tutte le associazioni avranno acquisito ulteriori capacità e metodologie e continueranno ad operare sui territori. Per questo progetto sono stati scelti partners storici che lavorano da anni grazie anche al sostegno dei comuni e dello stesso Giffoni che continuerà la sua attività al servizio di tutti i bambini e ragazzi, garantendo un’esperienza unica e incommensurabile a bambini e famiglie che hanno meno opportunità, in un luogo in cui non esistono diversità.

 

 

 

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