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Il 20 novembre non ricorre solo il Giffoni Day, ovvero la data in cui si celebra la nascita di un'idea che, grazie al fondatore Claudio Gubitosi, ha portato il festival del cinema per ragazzi nel mondo, ma anche il momento dell'anno in cui si ricorda la Giornata internazionale dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza.

 Di questo si è discusso, nell'ambito di un laboratorio molto attivo, a cui hanno preso parte anche i ragazzi del cantiere di Eboli del progetto Sedici Modi di Dire Ciao, coordinati dalle dottoresse Giulia TroisiRita TucciValeria Milone e Valeria Morgese del centro socio-sanitario San Nicola.

Le esperte hanno chiesto alla platea di giovanissimi che cosa sono i diritti e perché vengono festeggiati in questa occasione. Nessun dubbio da parte dei baby partecipanti: i diritti sono fondamentali e ricordarli, così come si fa per la festa della donna, è l'occasione per riflettere su quello che spesso diamo per scontato, ma che è frutto di lunghe battaglie e che ancora, in diversi angoli del mondo, non è purtroppo realtà. Quali sono i diritti? La famiglia, l'istruzione, la possibilità di esprimersi liberamente. Spesso però, questi vengono feriti, anche nel nostro piccolo e tutto ciò causa frustrazione e rabbia, come nel caso di un voto immeritato a scuola, di un giudizio tagliente sul proprio aspetto fisico, di un'esclusione dal gruppo che non accetta una diversità considerandola anomalia e non valore aggiunto.

Fortunatamente a noi non è capitato – hanno detto le dottoresse ai ragazzi dopo averli spronati a raccontarsi attraverso i principi fondamentali della Convenzione Onu – e allora dobbiamo portare le nostre testimonianze a modello di quanto dovrebbe accadere sempre”. Ecco perché è fondamentale confrontarsi e fare rete, sapere di avere sempre vicino figure qualificate che all'occorrenza possono tendere una mano e lenire un disagio, evitando esiti drammatici, come la cronaca più volte ci traduce. Ai giovanissimi è stato poi chiesto di evocare un diritto attraverso un'immagine prima di vedere un breve video realizzato sul tema dall'Unicef. La seconda parte del laboratorio, che è riuscito a far emergere le diverse sensibilità individuali, è stata dedicata alla divisione in un gruppi di lavoro chiamati a realizzare i “Diritti a diamante”.

In pratica le esperte hanno fornito ai due team un cartoncino su cui ognuno poteva attaccare la propria idea di diritto partendo da quelli più rispettati a quelli più calpestati. Istruzione e famiglia quelli percepiti come i più garantiti, almeno in questo angolo di mondo, mentre la libertà di espressione è stato visto tra quelli più mortificati. Anche l'uso dei social, che viene dato per acquisito e scontato, è per molti bambini e adolescenti un diritto negato, come ha ricordato una giovane partecipante citando il caso della Russia. Cosa resterà della preziosità di questo diamante? Una sorta di form che è stato consegnato ai partecipanti affinché la discussione possa continuare anche dopo, in famiglia e tra gli amici. Per te cos'è un diritto? E il rovescio di quel diritto? Che cosa vuol dire diritto alla non discriminazione? Quali sono i diritti prioritari? Sono alcune delle domande sulle quali i partecipanti al gruppo di lavoro potranno continuare a riflettere anche nei prossimi giorni.

Intanto dal 27 novembre al 3 dicembre il progetto Sedici Modi di Dire Ciao farà tappa a Cittanova, in Calabria. Selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, interamente partecipato da Fondazione con il Sud, grazie a Giffoni coinvolge migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). A Cittanova, grazie al supporto dell’associazione culturale Prosopon - Scuola di Recitazione della Calabria e Goodwill, l’evento vedrà la presenza di oltre 100 adolescenti, accompagnati da due tutor per ogni regione. Ad accogliere le delegazioni in Comune, lunedì 28 novembre, sarà il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino e il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi.

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